ARTiglieria
Sperimentazione | Collaborazione | Luogo
“Questo spazio è stato tante cose [...] vogliamo muoverci su più livelli e cercare di fare in modo che sia proprio lo spazio a creare senso adattandosi alle persone”
Circondata dal frastuono dei viali, si trova ARTiglieria, un'ex officina trasformata in associazione culturale per le arti contemporanee e sperimentali. Da studio artistico, laboratorio e spazio espositivo, ARTiglieria è un luogo che cambia secondo le esigenze di coloro che lo popolano, promuovendo una costante contaminazione tra lз artistз.
POSIZIONAMENTO e SPAZI
La natura multiforme di ARTiglieria è strettamente legata alla propria posizione geografica che la vede configurarsi come spazio di transito, natura che è stata accolta dai suoi ospitantз che hanno fatto della circolazione di persone e idee un punto caratterizzante dell’identità del loro progetto. Occupando inizialmente cinque stanze del piano terra dell'edificio n. 4 di Via Cittadella, che raccoglievano mostre, esibizioni e spazio lavorativo in un gioco di sovrapposizioni fisiche e temporali, si è poi espanso con molto lavoro strutturale e concettuale che ora vede divisa una parte espositiva libera e versatile a una parte di coworking con artistз resident più o meno fissa ma in continua riorganizzazione.
IDENTITA’ e RICERCA
Artiglieria nasce dall'esigenza di un gruppo eterogeneo di artistз di avere uno spazio dedicato alle proprie ricerche e lavori personali. Fondato poco prima del lockdown, a fine del 2020 ha inaugurato i suoi spazi, allargando le prospettive iniziali che lo hanno visto nascere come studio privato, per rendersi disponibile ad esperienze collettive e cercando di porsi come punto di riferimento per artistз e gruppi emergenti che condividono il loro focus di esplorazione delle arti contemporanee. Non perdendo il carattere di studio e sfruttando la versatilità dello spazio, i fondatori e fondatrici di ARTiglieria hanno canalizzato questa duplice esigenza di ricerca interna e apertura verso l’esterno nella strutturazione di contenitori culturali in collaborazione con altre realtà. Un esempio è il progetto satellite BOCCADAFUOCO pensato per dare la possibilità a nuovi artistз toscani e non solo di lavorare con la sperimentazione artistica nell’ambito della new media art.
FORMA e ORGANISMO
Sebbene lo spazio sia nato con l'idea di costruire uno spazio di lavoro privato, l'unione dei membri che hanno fondato ARTiglieria ha portato ad ampliare il progetto e ad improntarlo anche su una dimensione aperta al pubblico, trasformandosi così in un'associazione culturale. Diventando associazione, ARTiglieria si è resa disponibile all’incontro con altrз artistз e realtà, facendo entrare nuove personalità all’interno della gestione dello spazio e allo stesso tempo mantenendo una forma libera e senza ruoli all’interno dell’associazione.
RELAZIONI CON ARTISTI e COLLETTIVI
ARTiglieria, nella sua natura multidirezionale e sperimentale, è uno spazio aperto alle collaborazioni e alle proposte portate avanti da collettivi e progetti esterni affini alla propria identità. Uno dei loro obiettivi è quello di mantenere e sviluppare rapporti cooperativi creando una continuità di temi e spunti d’indagine artistica in un’ottica espansiva e di collegamento tra realtà locale e nazionale.
PRESENZE ANALOGICHE e DIGITALI
ARTiglieria essendo fortemente legata alla propria condizione di spazio fisico nel territorio, crede nell’importanza di vivere una dimensione analogica sulla quale diventa possibile realizzare esplorazioni artistiche ed essere di supporto a realtà e artistз che necessitano di spazio fisico. In quest’ottica la loro presenza virtuale come realtà “social” diventa uno strumento utile nell’intento di arrivare a raccontarsi in uno spazio più ampio e che potenzialmente assottiglia i confini d’azione che la vedono radicarsi nel territorio toscano per confrontarsi con altre realtà italiane.
DE RIO
For wise | Dancefloors | Only
“Attirare un pubblico davvero appassionato e attento alla musica che abbia un reale interesse o curiosità per il movimento e per la ricerca musicale che portiamo avanti; contemporaneamente vogliamo anche creare uno spazio di condivisione più sicuro per poter vivere la pista da ballo e la socialità con forte rispetto reciproco e armonia tra persone anche molto diverse tra loro”
Il progetto DE RIO nasce a Firenze nel 2019 da Tommaso Andorlini (TOMO) e Tommaso Ciaranfi a cui si sono poi aggiunti Ima de Franceschi, Daniele Carcassi (Abo) e Giulio Da Rin (Plastique01). Insieme, i musicisti e dj TOMO, Abo e Plastique01, formano anche DE RIO SOUNDSYSTEM, un’improvvisazione live techno a sei mani con soli strumenti hardware e dal 2020 sono anche etichetta discografica indipendente. La spinta comune che li ha aggregati è stata quella di organizzare eventi insieme per esplorare le varie sfaccettature della musica elettronica, partendo da un focus sulla techno.
IDENTITA’ e RICERCA
Il progetto DE RIO nasce a Firenze durante gli anni dell’università unendo persone dal background variegato: c’è chi viene dalla musica strumentale, chi dal mondo dei club, chi ha fatto il conservatorio e chi è autodidatta. Tuttз però sono accomunati dall’interesse verso la musica elettronica e i momenti di aggregazione che la riguardano. Il loro obiettivo principale è legare una produzione musicale che sia frutto di una ricerca artistica a un’attenzione verso il pubblico, al quale puntano ad offrire una proposta musicale valida e contemporanea. Parallelamente mirano a creare spazi di socialità in cui tutti possono vivere un momento di armonia con le persone e con la musica.
TEMATICHE e PRATICHE
Le pratiche attorno cui il collettivo si è formato sono state inizialmente proprio l’organizzazione di momenti di aggregazione libera in spazi altrettanto liberi del territorio fiorentino, cercando di uscire dalla dinamica del “club” sia fisicamente che concettualmente per andare ad esplorare spazi inusuali, abbandonati o di interesse sociale e storico. Secondo questo principio, DE RIO organizza eventi musicali danzanti in posti che non sono deputati a ospitare quel tipo di eventi, vivendo così il luogo nella maniera più libera possibile. Al collettivo piace decontestualizzare la musica techno e trasformare l’immaginario che c’è dietro a questo mondo, con una proposta musicale per lo più contemporanea e puntando ad abbracciare un pubblico eterogeneo, variegato, liquido, che possa condividere i propri valori e abbia interesse a vivere i momenti aggregativi in maniera consapevole.
FORMA e ORGANISMO
DE RIO rappresenta una realtà nomade, l’anima di questo progetto viene definita inconciliabile con l’idea di club che si è storicizzata a Firenze. L'idea che dà forma al loro organismo è quella di attraversare spazi di differenti nature cercando di portarci dentro la loro visione sociale e musicale emancipandola dai luoghi di origine definibili più “classici”.
RELAZIONI CON SPAZI e ARTISTI
Al momento, DE RIO, non ha mai collaborato davvero con un altro collettivo o realtà, ma le sue relazioni verso l’esterno si manifestano promuovendo ed invitando artistз esterni dal collettivo, coinvolgendoli in dj set, live set, talk e presentazioni. Sostiene giovanз artistз nazionali ed internazionali dando a disposizione uno spazio in cui esprimersi e per legittimare sempre di più il settore della musica elettronica.
PRESENZE ANALOGICHE e DIGITALI
Il mondo digitale per DE RIO è un’innegabile risorsa per accrescere ed estendere la propria presenza fisica, non solo per attirare più pubblico ai propri eventi e per la loro etichetta, ma anche per mettersi in contatto con artistз stranierз e creare una rete. Le loro azioni nel mondo virtuale creano un diretto risvolto nel mondo reale, nonostante ciò è un collettivo che predilige la dimensione fisica, in vinile.
SILENTE EXHIBITION | 26-28 Novembre | Palazzo Tolomei, via de’ Ginori 19, Firenze.
Inaugurazione Sabato 26 Novembre dalle ore 18.00 alle ore 23.00
Link evento: 💥 SILENTE EXHIBITION 💥 | Facebook
UN DIALOGO SU PHYSALIA | 29 Novembre ore 18.00 | via di Camaldoli 10r, Firenze
PHYSALIA: un dialogo su metodologie e prossemiche tra corpi spazi e suoni
Link pagina: L'ornitorinco | Florence | Facebook
TRA RAVE E ATTIVISMO | 2 Dicembre | Artiglieria, via Cittadella 4, Firenze. Talk con Pablito el Drito + Live set di Pablito in collaborazione con DE RIO
Link evento: https:DE RIO e ARTiglieria presentano: Pablito el Drito, tra rave e attivismo | Facebook
GOT THE SPACE | 4 Dicembre dalle 15.00 alle 20.00 | Spazio GADA, via dei Macci 11, Firenze.
Waacking and Voguing training con Vio Awanawaack & Munera
Link pagina: GADA | Facebook - Contributo minimo 5 € + Tessera GADA
MUSICAMI | 8 Dicembre alle 16.30 e 17.30 | Spazio GADA, via dei Macci 11, Firenze.
Lezione concerto per bambine e bambini dagli 0 ai 5 anni a cura degli Insegnanti Audition Institute Firenze - Prato - Pistoia
Link pagina: GADA | Facebook - Per info e prenotazione: Martina Conti 3343294870
LABEL DAY | 18 Dicembre dalle 14.00 alle 22.00 | Artiglieria, via Cittadella 4, Firenze.
Promozione di etichette indipendenti + live set in collaborazione con Biodiversità Records.
Tesseramento online: https://eu.jotform.com/form/221455702110340
INIZIALI. Ad Alta Voce | 18 Dicembre dalle 17.00 alle 19.30 | Spazio GADA, via dei Macci 11, Firenze.
INIZIALI è un progetto inclusivo di danza e ricerca espressiva e coreografica.
Link pagina: InizialI | Facebook - Info e presenze: martabellu@gmail.com \ 3464915043
TALK CON VANNI SANTONI | 20 Dicembre | Artiglieria, via Cittadella 4, Firenze.
Talk con Vanni Santoni - Presentazione del libro "Muro di Casse" in collaborazione con DE RIO.
Tesseramento online: https://eu.jotform.com/form/221455702110340
Quest’estate PHYSALIA ha collaborato alla realizzazione di Neutopica La Selva, la terza edizione del formato inedito di residenza artistica promosso e sperimentato da Neutopica. La collaborazione tra Neutopica e PHYSALIA è nata da un’affinità di metodologie e pratiche nell’ambito della ricerca e promozione di cooperazione artistica focalizzata sull’ascolto e sull'attivazione sensibile di relazioni inedite con l’altro e con il territorio.
All’interno dell’edizione Neutopica La Selva dodici persone provenienti da diverse discipline attinenti al performativo (artistз, sound designer, performer, ricercatorз, curatorз) hanno condiviso un esperimento di co-creazione in relazione con lo spazio ospitante, insieme alle artistз di Neutopica, dando vita a un’indagine sulle tecniche di fare mondo, di costruire intimità con le cose, includendo il non umano (other-than-human) e il selvatico.
In questa occasione, per P U N T U R E n.1, abbiamo chiesto all’artista Davide Marcianesi di condividere con noi la propria ricerca visiva e grafica prodotta durante la residenza:
HOMO LICANTHROPUS
« “Homo Licanthropus: Mappatura Culturale Della Metamorfosi Al Confine Tra Umano & Lupoide” è una ricerca che indaga il rapporto fisico e culturale che esiste tra l’essere umano e la specie canina. In particolare, essa si sviluppa attorno al tema della 'Licantropia', un modello comportamentale oscuro e tuttavia contemporaneo, definito come atteggiamento violento nei confronti della nostra stessa specie e delle altre – come forma di aggressione, stupro, caccia, orrore, manipolazione e promiscuità (Eisler, 1951).
Durante la residenza a Casa La Selva, il mio processo di documentazione si è sviluppato attorno a questa domanda: È il lupo che si manifesta all’umano e nell’umano? O è l’umano che si manifesta al lupo e nel lupo?
Il materiale visivo che ho raccolto a supporto di questa narrazione spazia da incisioni della Lupa che allatta Romolo e Remo di Justus Van Egmont (1650), a trasposizioni metamorfiche dello scorso secolo come The Wolf Man di George Waggner (1941) o Violence Jack di Go Nagai (1978), con l’intento di presentare un nuovo racconto di questa profonda inter-relazione tra le due specie, tanto inedito quanto complesso e contraddittorio.
Il frutto di questo lavoro è culminato in una presentazione notturna rivolta ai partecipanti di Neutopica, che in seguito è stata mostrata al pubblico di visitatori attraverso un’installazione temporanea collocata all'esterno delle mura della Villa. »
Davide Marcianesi è un designer e artista interdisciplinare con base a Milano. La sua pratica impiega ricerca, design speculativo, installazioni temporanee e progetti visuali/editoriali con l'intento di esplorare scenari futuri e alternativi per la società (più-che-)umana, spesso impiegando l’orrore come medium per esorcizzare paradigmi conflittuali contemporanei.
Per approfondire la realtà di Neutopica e restare aggiornati su future attività vi invitiamo a visitare il loro sito
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