Sofia Talanti
Femminismo | Sensibilità | Intelligenza Emotiva
“Mi è stato detto che dovevo fare un passo indietro e informarmi su come parlare di femminismi, io invece cercavo di spiegare che a me interessa portare le mie esperienze personali, quello che io provo.”
Le pratiche e le ricerche di Sofia Talanti, artista con base mobile tra Linz e Firenze, transitano dalla scultura materico-analogica a quella digitale, passando per tutto un gradiente ampio di sfumature che coinvolge la stampa 3D, l’animazione in ambiente virtuale e progettazioni installative; mettendo a frutto sensibilità e competenze maturate in un percorso di formazione partito dagli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara e che attualmente proseguono presso il Master Interface Cultures presso il Dipartimento di Media Studies dell’Università di Arte e Design di Linz.
SETTORE e RICERCA ARTISTICA
Sofia Talanti ci parla dell’evoluzione, tutt’ora in corso, della propria ricerca artistica partendo dagli studi in scultura secondo la tradizione carrarina del lavoro del marmo, del rame e della creta, che presto trovano un maggiore sbocco espressivo quando incontrano l'approccio e la flessibilità della modellazione e stampa 3D. Il suo primo lavoro in questa direzione è intitolato Cut Works (2016) e sfrutta la modellazione digitale per operare tagli e sottrazioni da forme dalle sembianze umane, stampati poi in polimeri plastici, che parlano in maniera embrionale della possibile manipolazione dell’identità attraverso la tecnologia. La scoperta di questo nuovo mondo digitale permette all’artista di riflettere sulle connessioni tra il mondo naturale e digitale attraverso lo strumento concettuale della finestra: l’artista è un ricercatore, che attraverso la lente del software scopre mondi ancora altri e tenuti assieme dalla presenza di leggi che, se nel mondo naturale possono essere definite estetiche, nel mondo virtuale prendono la connotazioni di leggi algoritmiche. Da questi presupposti nascono i progetti Mandelbulb (2018) e Discovery of a New Planet (2020). Geometrie classiche e frattali fanno da sfondo a molti dei suoi lavori, che siano esse sotto forma di animazioni o oggetti scultorei, fino a momenti installativi in cui stampe e proiezioni interagiscono con lo spazio ospitante come nel caso di I mondi di Julia (2021), opera realizzata in occasione del Situ Festival in provincia di Catania. Il periodo pandemico lə permette di mettere in contatto le tematiche sulle ibridazioni tecnologiche con l’esperienza delle relazioni umane sia romantiche che sessuali, affrontando dal proprio personale punto di vista le questioni di genere: emblematici in questo senso i progetti Wet Dreams (2021- ongoing) e Reconnecting (2022-ongoing), rispettivamente riguardanti l’esplorazione degli spettri ampi nella scoperta della sessualità e una più intima indagine sull’espressione dei binarismi sociali incarnati nel corpo.
TEMATICHE e STILE
La sua ricerca prosegue su più filoni tematici, individuati e scelti attraverso la lente del proprio interesse e sensibilità verso un determinato spunto d’indagine. In particolare ci ha condiviso la propria ricerca, iniziata nel 2018 e ormai concluso, sulle geometrie frattali e la loro restituzione sia in ambiente digitale attraverso render e animazioni, sia in ambiente analogico attraverso le stampe 3D; in questa direzione lo stile ricercato gioca sullo sfruttare le capacità dei software nel generare ambienti e texture materiche molto realistiche e, di contrappunto, portare il mondo 3D nella scultura analogica usando polimeri, stampe e finiture dalle colorazioni e proprietà pop e plastiche. L’attuale filone di ricerca affronta invece i temi dell’intimità, del corpo, dell’amore e della sessualità in cui i motivi geometrici non vengono abbandonati, con grande rimando alle pose ed estetiche delle sculture classiche, ma si aggiungono la presenza concettuale e fattuale di forme umane e simulazioni virtuali del movimento di fluidi, fino alla scansione e riproduzione digitale del corpo dell’artista stesso, “hackerato” in modo da prestarsi a portare in discussione il tema dei binarismi di genere. In generale Sofia Talanti ci parla di come il suo modo di approcciarsi alla pratica artistica sia fondato sulla scelta di temi e dall’obiettivo di saturarli il più possibile attraverso la ripetizione fino all’esaurimento delle possibilità espressive o al raggiungimento della sensazione di saziamento.
ISPIRAZIONE e MODELLI
Nell’assenza di un vero e proprio modello di riferimento, Sofia Talanti preferisce un approccio “orizzontale” alle sue fonti di ispirazione, che maggiormente provengono dall’ambiente che la circonda: colleghɜ, docenti e artistɜ emergenti con cui condivide pratiche e ricerche sono la sua vera fonte di scambio e riflessione. In questo senso ritiene che il compito delle sue pratiche è l’espressione del proprio mondo personale piuttosto che un lavoro didattico per accompagnare il pubblico a comprendere un determinato tema, e che quindi può fare a meno di collegarsi e inserirsi in un filone strutturato.
MEZZI e STRUMENTI ESPRESSIVI
La scelta di avvicinarsi al mondo digitale e abbandonare gradualmente il mondo della scultura tradizionale è dovuto, oltre a ragioni tematiche e stilistiche, a una sorta di ecologia personale. I tempi e i costi della scultura analogica diventavano man mano sempre più insostenibili e limitanti rispetto a una fluidità di espressioni che software e canvas digitali offrono in termini di resa realistica e quantità di strumenti. Tra i software maggiormente usati o di interesse ci sono Blender, Touchdesigner e Max MSP, essenziali per aggiungere ai suoi lavori un grado di interattività con l’ambiente e il pubblico.
RELAZIONI CON SPAZI e ARTISTI
Dall’inizio del suo percorso artistico ha collaborato con spazi espositivi, festival e collettivi sparsi nel territorio italiano come Eterotopie, Copula Mundi, Fucina Contemporanea, Timeout Vibes in Toscana, il collettivo MIXTA di Genova, lo spazio curatoriale Presa Multipla di Milano e altre realtà delle città di Bergamo, Roma e Venezia; sia con le realtà di Linz, sua attuale sede operativa. Proprio a Linz, nelle sedi dell’Università di Arte e Design, ha iniziato a lavorare attivamente con l’Unione degli Studenti per sviluppare approcci e dibattito per la creazione di safe spaces a vantaggio di soggettività queer e non-binarie, nell’ottica lucida di colmare gap generazionali e culturali sulla distribuzione professionalizzante di opportunità e mansioni nel settore artistico in maniera omogenea e attenta.
PRESENZE ANALOGICHE e DIGITALI
Immersə in pratiche e tematiche che abbracciano l’ibridazione tra mondo analogico e digitale, Sofia Talanti ci parla criticamente della propensione del settore artistico che più abbraccia i temi del digitale a preferire e favorire produzioni artistiche che puntino sulla commerciabilità dei lavori piuttosto che sulla ricerca. Nella sua ottica è emblematico il discorso e l’entrata nel mercato artistico digitale degli NFT, in cui viene confuso il contenuto del lavoro con la forma di scambio dell’opera tra artista e acquirente.
Pietro Michi
Biologia | Digitale | Muoversi
“Se vedo qualcosa che mi piace mi muovo da quella parte, arrivo tocco e magari poi me ne vado. Ho una fascinazione facile forte per le cose ma non faccio sì che questa rimanga unica”
Pietro Michi focalizza la sua ricerca artistica soprattutto sullo studio del suono e della multimedialità. Crea infatti opere sonore che spesso coinvolgono anche le varie sfaccettature delle arti visive digitali, cercando di unire più linguaggi nello stesso progetto.
Nel 2017 fonda l'etichetta Biodiversità Records per dare un luogo a tutta la sua ricerca musicale ed artistica lavorando principalmente su musica elettronica, field recordings ed ecosistemi digitali, seguendo il fil rouge del tema natura.
SETTORE e RICERCA ARTISTICA
Il suo settore artistico può essere definito appartenente all’ambito musicale, in particolar modo nella ricerca sul suono e tutte le sue sfaccettature, ma anche nella ricerca grafica e multimediale. Realizza spesso i suoi lavori in collaborazione con altri artistɜ in modo da unire più discipline all’interno di uno stesso progetto. Il fulcro è quello del suono, che poi si dirama in: musica, grafica, registrazioni e in tutto questo esiste una parte di tecnica, seguendo sempre l’input dato dal contesto, unendo la parte più organica e concreta della sua ricerca attraverso sintetizzatori modulari e digitali.
TEMATICHE e STILE
I temi principali nei suoi lavori sono natura e digitale. Ponendo sempre la natura come imprescindibile ed interconnessa a tutto ciò che è, crea un legame tra i due elementi applicando concetti naturalistici ed evolutivi al mondo del digitale. Pietro guarda alla natura attraverso una lente scientifica che fa riferimento all’agronomia e alle biotecnologie ambientali, affrontando il tema della domesticazione di forme di vita all’uomo senza giudizio ma con uno sguardo analitico. Studiando nell’ambito delle pratiche agrarie e biotecnologiche ha ormai preso dimestichezza con vari processi di digitalizzazione della natura, prassi che anche nell’ambito artistico utilizza realizzando render di spazi naturali 3D o nella registrazione di field recording. Un’altra fetta di lavoro è dedicata al sogno, come fonte di suggestioni per la creazione di atmosfere eteree.
ISPIRAZIONE e MODELLI
Pietro Michi non sente di avere dei modelli d’ispirazione definiti, tende a spaziare attraverso molti campi e idee con un atteggiamento dinamico ed aperto combinando tra di loro varie influenze insieme.
MEZZI e STRUMENTI ESPRESSIVI
Principalmente sintetizzatori e registratori sono i suoi strumenti di produzione, allo stesso modo guarda alle possibilità della multimedialità e del digitale con l’utilizzo della modellazione 3D e il VR. Riportando realizzazioni scultoree nel mondo virtuale, ha la possibilità di modellarle e posizionarle in un ambiente a loro dedicato, guardandole da ogni punto di vista. L’uso di queste tecnologie per Michi non dovrebbe cambiare il modo di fruizione dell'opera, ma sono semplicemente un mezzo efficace e coerente per la creazione di ecosistemi digitali.
RELAZIONI CON SPAZI e ARTISTI
Per non avere un unico punto di riferimento, si mantiene sempre un po’ esterno ai contesti mantenendo così una propria solitudine artistica nonostante le collaborazioni frequenti. Ponendo sempre come priorità la scoperta e la diversità di metodi e forme, ormai ha stretto forti legami con collettivi fiorenti come Phase e Nub Project, reti di etichette indipendenti e collettivi francesi come GUN.
PRESENZE ANALOGICHE e DIGITALI
Per Pietro Michi il modo fisico e quello digitale fanno ugualmente parte del nostro mondo, sono parte della stessa visione sistemica, due realtà che esistono sullo stesso piano fisico. Tale pensiero si riverbera sull’approccio che ha nel momento in cui produce uno dei suoi lavori, non dando importanza al metodo di produzione di un brano o di una grafica ma utilizzando il medium e processo più adatto, naturale. Che sia una registrazione con audiocassette o la creazione di una creatura digitale in VR, non esiste un peggio o un meglio ma solo cose che si fanno a mano e cose che si fanno al computer.
GOLEM
Golem è un magazine di informazione e approfondimento su musica e arti visive, al suo interno presenta molte rubriche tra cui Umido scritta da Pietro Michi. La rubrica prende questo nome per rendere un’idea di permeabilità e allo stesso tempo rimandando al cestino dell’umido, dove si mescola tutto e inizia la fermentazione. Con Umido, Pietro Michi è libero di esprimere i suoi punti di riflessione riguardanti un’ampia gamma di temi come field recordings, giardini e la musica ossessiva nei videogiochi.
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IN VARIETATE CONCORDIA | Fino al 21 Luglio | Villa Salviati, Firenze
Mostra formata da 11 artisti provenienti dal biennio dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze e curata dal Collettivo DFTM1
Link pagina: ¹ Don’t Feed The Monster (@dftm_1) • Instagram photos and videos
WORKSHOP INTENSIVO | 25 - 26 Maggio dalle 10.30 alle 14.30 | Magma, Via Boccaccio 38R, Firenze
Laboratorio sul corpo e l’apertura percettiva curato dal Collettivo Macula - Aperto a tuttɜ - Posti limitati
Link pagina: collettiv O.SCENA | Danza (@_collettivo.scena_) • Instagram photos and videos
BEYOND OPPOSITES | 26 Maggio 21.00 | Spazio GADA, Via dei Macci 11, Firenze
Proiezione documentario e alla presenza delllɜ registɜ Maria Montesi e Clemente Bicocchi - Risonanze Metropolitane
Link pagina: BEYOND OPPOSITES_Risonanze Metropolitane | Facebook - Prenotazione obbligatoria
PILLOLE DI DANZA | 28 Maggio ore 17.00 | Circolo Arci, San Casciano Val di Pesa
Improvvisazione e musica live con il CollettivO.scena
Link pagina: Arci in festa - Refrain in concerto - Arci San Casciano
NUOVE PROSPETTIVE ELETTRONICHE |29 Maggio ore 17.00 | Villa Favard, Firenze
Tavola rotonda e restituzione pubblica di due lavori performativi e un’installazione dei musicisti Lorenzo Ballerini, Massimo D’Amato, Alberto Maria Gatti e Francesco Perissi - STEMS EDIZIONE 2023
Link evento: Nuove prospettive elettroniche | Conservatorio di Musica Luigi Cherubini (consfi.it)
L’ORNITORINCO MIXTAPE | 29 Maggio ore 19:00 | Fiorino sull’Arno, Lungarno Pecori Giraldi, Firenze
L'ornitorinco Mixtape: presentazione di Un lavoro da donne, aa.vv., in dialogo con Michelle Davis
Link pagina: (1) L'ornitorinco | Florence | Facebook
DISSIDANZA x PUBLIC TRANCEPORT | 1-2 Giugno dalle 17.00 alle 13.00 |Secret location
20h party - Music, food & visual installations - Entrata solo con il biglietto online
Link evento: https://www.eventbrite.com/e/biglietti-ddxpt-dissidanza-x-public-tranceport-631508858997
LA DISCOTECA | 2-3-4 Giugno dalle 10.30 alle 13.30 Spazio GADA, Via dei Macci 11, Firenze
Laboratorio di danza con Cristina Rizzo - Aperto a danzatorɜ e non
Link pagina: GADA (@gada_playhouse) • Instagram photos and videos - 3 giorni 80€ / 1 giorno 30€ + Tessera GADA 2023
STRAZIAMI MA DI LIBRI SAZIAMI | 5 Giugno ore 21:00 | Libreria L'Ornitorinco, Via di Camaldoli 10R, Firenze
L’Ornitorinco presenta: Straziami ma di libri saziami con Vanni Santoni
Link pagina: (1) L'ornitorinco | Florence | Facebook
LUNGA VITA AL DEAD STOCK! | 11 Giugno dalle 14.00 alle 20.00 | Spazio GADA, Via dei Macci 11, Firenze
Nell’era della sovrapproduzione GADA dice no agli sprechi e porta nella vostra chiesa preferita un mercatino di recupero fondi per un progetto di upciclyng. Unica regola: niente sprechi!
Link pagina: GADA | Florence | Facebook - Ingresso libero con tessera GADA 2023
TRESPASS | 11 Giugno ore 20.00 | Sala Estemporada, Via Venezia 7, Sassari
Trespass di Marta Olivieri con audiodescrizione per non vedenti di Camilla Guarino e Giuseppe Comuniello
Link evento:http://www.estemporada.com/index.php?option=com_content&view=article&id=64&Itemid=169
STRAZIAMI MA DI LIBRI SAZIAMI | 15 Giugno ore 21:30 | Lumen, Via del Guarlone 25, Firenze
L’ornitorinco presenta: Straziami ma di libri saziami
Link pagina: (1) Lumen Firenze | Florence | Facebook
QUEER PANDEMIA | dal 22 Giugno al 30 Luglio | Base Milano, Via Bergognone, 34, Milano
Una rassegna di incontri, talk, performance, workshop, presentazioni di podcast, libri e djset con artist3, attivist3, influencer e divulgator3 patrocinata e promossa dal Milano Pride e l’Arcigay di Milano; con la partecipazione di Sofia Talanti.
Link pagina: Ultraqueer
DROVE | 24 Giugno ore 10.30 | Spazio GADA, Via dei Macci 11, Firenze
Viaggio meditativo dentro al suono con EROB
Link per info e prenotazioni: https://t.me/drove_drove - Ingresso 10 euro + tessera Gada 2023
MATTEO CASTRO LIVE + TBA | 24 Giugno ore 21.00 | Spazio GADA, Via dei Macci 11, Firenze
Matteo Castro aka Mercury Hall personaggio chiave della scena noise e della tape-music Italiana, attraverso la sua etichetta Second Sleep - In collaborazione con Nub Project Space
Link pagina: GADA | Florence | Facebook - Ingresso €5 riservato ai soci Gada 2023
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